C’era una volta l’Italia (e la Dc)

una statua a Palermo

La cattiveria degli italiani rilevata dal Censis non è una cosa nuova. Il mito degli italiani brava gente è niente più che un mito. Ma l’Italia è sempre stata il Belpaese perchè c’erano l’arte di arrangiarsi, la tolleranza, la famiglia. E, poi, c’erano le istituzioni che sono state picconate dalle finte rivoluzioni. L’ ultima, quella dei giudici. “Come le forze armate in Sudamerica” disse, in uno studio televisivo, il biografo di Bettino Craxi.

Gli italiani hanno paura perchè l’Italia sembra sfuggirgli di mano. Strade, piazze, condomini, fabbriche, negozi. Poi gli italiani provano rancore perchè nessuno li ascolta più, perchè non vedono gratificazioni nè morali nè materiali ai loro sforzi produttivi, creativi, anche fisici.

C’era una volta la Democrazia Cristiana, il partito Stato che chiudeva un occhio sull’evasione fiscale. Ma non quella dei grandi o grandissimi ladri che nessun politico della seconda o della terza repubblica ha avuto o ha la forza o il coraggio di toccare. Era l’evasione del piccolo commerciante o del piccolo imprenditore che si faceva avanti con dignità e sacrifici.

La Democrazia Cristiana è stata il collante di tutte le manifestazioni vitali di un paese ricco e fragile, ha cercato di smussare gli angoli, aspettando pazientemente, limitando i danni. Forse non era poi così cristiana e neanche tanto democratica ma funzionava. Conteneva la destra, cooptandola e inglobandola oppure inviava una richiesta di amicizia al Pci per fare il governissimo che piaceva tanto a Salvo Lima, pensa un pò.

Non è che oggi manchi la Dc, ma sembra che stia mancando l’Italia, la sua atmosfera, la sua voglia di fare. Dietro la cattiveria degli italiani, in fondo, c’è solo grande tristezza e delusione.

 

 

 

Lascia un commento