La forma è una conquista

ph Caju Gomes on Unsplash

Artisti che viaggiavano a piedi da Mosca a Parigi, arrivavano nella capitale della cultura mondiale senza sapere usare le posate. Amedeo Modigliani insegnava anche questo. I piatti sono una invenzione dei fenici, il popolo che oltre a fondare Palermo, chiamandola il fiore, ha insegnato agli occidentali a prendere la vita alla leggera.

A tavola ci sono regole da rispettare, spiega un politico italiano di sesso femminile. Invitando a pulirsi la bocca col tovagliolo prima di accostare il bicchiere. La signora impegnata in politica, che è il mondo delle sconcezze per eccellenza, ricorda che bisogna lavarsi, curare il proprio aspetto, usare cravatte sobrie. Ma non dice che il profumo, spesso, lo usa chi desidera occultare la puzza. Ammetterà mai una donna di sinistra che il capo della destra è stato umiliato e deriso per aver suggerito – prima in azienda ai venditori e, poi, ai suoi parlamentari – di usare le mentine per migliorare l’alito, radersi con cura ed evitare il panciotto?

E’, comunque, una questione  di forma, e il pensiero occidentale è forma, non può fare a meno delle forme come scrisse il celebre esoterista René Guénon citando Aristotele. Forma è pure come si conquista una donna. Lo sa bene Catherine Deneuve che invita a difendere la libertà di importunare, indispensabile alla libertà sessuale. Perchè la sostanza è cosa si vuole fare di una donna, se la si vuole oltraggiare, possedere oppure amare.

Ma la forma è una conquista in se stessa, un lento affinamento cui nei secoli hanno contribuito l’ascolto, l’esperienza, l’educazione, arte e letteratura e, certamente, il denaro che, notoriamente, fa tornare la vista agli orbi. Lasciate che gli uomini vengano a me, sembrano dire le cinque donne che hanno scritto il documento in difesa del maschio: una critica d’arte, una psicoanalista, una attrice e due giornaliste alla testa di un gruppo nel quale spicca la celebre stella del cinema. Lo stupro è un crimine ma anche negare la virilità, la quale pare abbia contribuito non poco al dominio degli occidentali sul mondo. Quasi che la crisi del maschio fosse una metafora della crisi dell’Occidente stesso.

 

 

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