Il dilemma delle sinistre

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Dividere il campo largo può significare ritornare a quella idea di partito della nazione o di partito-Stato che fu il partito dei cattolici italiani. A sinistra o con lo sguardo a sinistra, mentre di sinistre, in Italia, ce ne sono più di una.

A discuterne con intelligenza (sempre più rara) fu, circa venti anni fa, il gesuita Bartolomeo Sorge, quando si chiese se la Margherita – la compagine il cui nucleo era fatto dai cattolici del Partito Popolare – fosse un partito politico nuovo.

Quell’area oggi è a sinistra, volge lo sguardo a sinistra (magari fino a rompersi il collo), di sicuro seguita a guardare la destra come quella che fu fascismo e che, per tante e tante ragioni, deve stare fuori da ogni ipotesi o ragionamento. E’ una visione che collega il secolo attuale al Novecento, ed è più o meno rispettabile.

Eugenio Scalfari, il quale aveva dato voce, linguaggio, identità alla sinistra accompagnandola per mano fino al governo, permettendole di dettare regole e distribuire risorse, intuì bene, invece, chi fossero i nuovi protagonisti della sinistra, populisti ma anche altro.

Se quelli di prima contestavano i padri ma li rispettavano, ai nuovi rivoluzionari anarcoidi, giustizialisti o qualunquisti che siano, manca il rispetto per i padri e, quindi, la ferrea volontà di recidere i legami con il passato. Il gusto della tabula rasa in una inedita dimensione psicologica, bizzarra, inquieta, labirintica.

C’è, poi, un’altra sinistra. Espulsa dallo Stato all’epoca di Tangentopoli, ma viva e vitale in altre forme e in altri luoghi. Proponeva il merito, la giustizia, il primato della società sullo Stato. In questa crisi che assomiglia, ormai, a una agonia c’è la sua vittoria postuma. Resta un mistero cosa davvero abbia cancellato il socialismo italiano e, con esso, tutti i partiti tradizionali in Italia.

Certo è che la guerra in Europa indica ancora nella Russia e nelle alchimie che la legano all’Europa ed al mondo la terra di tutti i misteri. Ma la Russia è, anche, una tradizione (non la sola ovviamente) che, in modo tragico, ha saputo rappresentare l’anelito di giustizia che alberga in ogni cuore. Se non dove trovare la soluzione, una fonte di ispirazione, un suggerimento, in questo tempo incerto.

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