Il fuoco, l’acqua e l’Occidente

ph Nikita Velikanin on Unsplash

Era il terzo anno di siccità e il Signore avrebbe fatto cadere finalmente l’acqua sulla terra. Sul monte Carmelo il profeta Elia è rimasto fedele a Dio. Giudicato astratto e idealista, finirà per uccidere 450 falsi profeti credenti all’idolo di Tiro.

Il libro dei Re racconta l’incredibile sfida di un uomo solo contro i seguaci di Baal. Due tori portati al sacrificio e – attraverso di esso – le due parti in attesa della risposta della divinità all’uomo. Che avverrà concedendo il fuoco. Lo racconta magistralmente un libro di Bruna Costacurta con la copertina rossa.

Con la sua solitudine che esprime – ancora una volta – il senso dell’individualità, Elia testimonia una segreta alleanza che ha riscontro nelle vicende di Re Davide, di Cristo e Socrate.

Prima che arrivi il fuoco, fa riempire quattro brocche d’acqua per tre volte da versare sull’olocausto. L’acqua scorreva intorno all’altare; anche il canaletto si riempì d’acqua. Al momento dell’offerta del sacrificio, Elia invoca il Signore professandosi suo servo e chiede la sua risposta.

Il fuoco consuma tutto l’olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciuga l’acqua del canale. Il popolo, sconvolto, riconosce la potenza divina che è capace di vincere l’acqua, di sconvolgere anche la natura delle cose e imporre a ogni cosa la sua volontà e il suo disegno. Elia fa scendere i falsi profeti al torrente Kison e li scanna.

L’acqua della pioggia già comincia a scrosciare e porta la fine del tempo cattivo. Simbolo di vita ma, anche, di purezza. O semplice strumento che indica la strada.

Pare che il fuoco non sia da meno: la ricerca immunologica ha dimostrato l’esistenza di una componente infiammatoria anche in patologie con cui si pensava non avesse niente a che fare: un recentissimo saggio dello scienziato Alberto Mantovani indaga su questa cosa.

L‘emoji della fiamma rosso-arancio, come un accogliente fuoco da campo, è uno dei più usati al mondo: rappresenta il caldo, il fuoco ma anche tanto altro. Come diverse interpretazioni furono date di Saturday Night Fever, il celebre film musicale con John Travolta uscito nel 1977.

La pandemia pone tutti di fronte a una sfida e il vincitore sarà chi farà le scelte giuste: quella per la libertà ma rispettosa della terra; quella per l’uomo con tutti i suoi limiti e le sue fragilità e quella per la ragione, senza la quale ogni conquista di civiltà sarebbe vana.

Professandosi servo di Dio, il profeta Elia rimanda al senso della funzione pubblica. Che non è comando, ma interesse per l’altro e dedizione. Ovvero un’altra lezione per l’Occidente.

 

 

 

 

 

 

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