Rimuovere il tetto agli stipendi dei funzionari del parlamento siciliano non è, in linea di principio, una cosa sbagliata. Parlamentari, alti burocrati e magistrati devono avere rango. Lo status si accompagna a privilegi formali e materiali. Pensiamo veramente che il presidente della Repubblica italiana debba ricevere capi di Stato esteri in un posto diverso dal Quirinale? Quel palazzo, come altre grandi opere, testimonia la gloria artistica e politica di una nazione, le qualità innate o affinate dall’ educazione delle sue donne e dei suoi uomini migliori. Ma il talento di tanti italiani ricorda che il rango deve essere meritato. Se la democrazia, che è una tecnica, si avviluppa al punto da trasformarsi da selezione dei migliori in quella dei peggiori, si corrono molti rischi. Nessuno si faccia illusioni che l’ ultima parola non spetti al popolo. E la sfiducia e la disaffezione verso il personale politico del nostro paese, insieme con l’ insofferenza verso l ‘universo, anche simbolico, che vi ruota intorno, ha raggiunto punte molto elevate. L’ antipolitica è irrazionale. Non tiene conto, per esempio, che l’ alta retribuzione di politici e magistrati li preserva dalla corruzione e dalla subalternità ad altri poteri. Ma resta il problema del merito, perchè se i migliori non vengono premiati cercano un riconoscimento fuori dall’ Italia. Oppure, quando restano nel proprio paese, non lo chiedono più allo Stato.
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