L’ odio per la propria lingua

Chi parla male pensa male e chi pensa male non può che fare il male.  Gli occidentali hanno tanti difetti che fanno sorridere gli imperscrutabili abitanti dell’ Estremo Oriente. Ma tra di essi gli italiani, forse non avendo altre risorse, hanno reso i difetti dei pregi. E sono così diventati i campioni dell’ irregolarità vincente, del guizzo femmineo e rapace ma, anche, della costruzione umile e silente. Italians do it better. Ma guai a scherzare con la forma, perchè l’ Occidente è forma e la forma è educazione, disciplina. Maltrattare l’ italiano non è una sacrosanta ribellione alla casta ma l’ estremo atto di odio nei confronti di quella piccola parte del popolo che, due secoli fa, era in grado di leggere e scrivere. Quello che l’ Accademia della crusca denuncia altro non è che l’ ennesima declinazione del tanto peggio tanto meglio, la parola d’ ordine del Pci, il partito comunista, un secolo fa, più potente e organizzato d’ Europa. Il presidente onorario dell’Accademia della crusca, l’ anno passato in Sicilia, ha detto che l’ italiano non può definirsi la lingua del sentimento, ovvero la lingua del cuore. Eppure Giuseppe Petronio, un accademico delicato e sornione, nel suo celebre manuale, evoca questo concetto. Potrebbe, però, non avere pronunciato questa frase allorchè lo ascoltai parlare nell’ aula magna del liceo classico dove mi sono diplomato, nel 1993. Sarà pure vero che ogni lingua è la lingua del cuore per chi la ama, ma il fatto che alcuni italiani non amino la propria lingua al punto da sbagliare i congiuntivi di proposito desta un sentimento di mestizia e scoramento. Perchè questo disamore è lo stesso che molti provano per il proprio patrimonio artistico e monumentale che abbandonano, sporcano o deturpano. Che l’ odio per la propria lingua abbia perforato persino la campagna elettorale conferma i moniti preoccupati intorno alla separazione della politica dalla cultura. A parte il fatto che deve essere proprio senza cuore chi non sente la propria lingua come lingua del cuore.

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