Padri e figli

ph Daniel Klein on Unspash

A garantire lo Stato, la sua unità e saldezza, c’è un siciliano che appartiene al secolo scorso, a una generazione che non è stata cambiata dalla cultura del ’68 o da quella degli anni successivi, quando si pensava che la vita delle persone fosse interamente fatta di politica e la felicità potesse passare attraverso la politica tout court. A governare c’è un professore di diritto privato, perchè la politica si serve, prima di tutto, del diritto e il diritto più autentico è proprio quel diritto che non è astrazione o analisi della società, ma rigore e logica. Non c’è solo Giuseppe Conte, ci sono un trentenne e un quarantenne che hanno preso il potere soprattutto perchè lo volevano. Manca, in questa fase, la generazione che ha governato per degli anni, quelli che andavano a trovare Bettino Craxi nel camper, quelli che volevano cambiare il mondo da sinistra ma anche da destra. Oggi non solo mancano le infrastrutture, ma se ne parla a sproposito, il problema del debito pubblico non è mai stato affrontato, le tutele dei lavoratori diminuite, le istituzioni pubbliche rovinate, i giovani mortificati. E’ rimasta la loro spocchia, i loro volti grotteschi che, ancora, campeggiano in tv, i loro abiti su misura, la loro incultura, la protervia, il loro cinismo. E’ mancata l’ umiltà, la saggezza dei padri. Volevano essere dei padri, ma non hanno avuto il coraggio di uccidere il padre,  non hanno trovato quell’ istinto che segna il definitivo passaggio alla maturità. Ecco perchè, ancora oggi, a garantire l’ Italia c’è il presidente della Repubblica e anche, per la verità, quello che è stato il capo della destra per decenni. Gli altri sono orfani che ci stanno provando, il che è già qualcosa.

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