
Il valore simbolico della pagina scritta è esasperato, la forza del libro è nell’interesse che accende, il desiderio di leggere è, nella sua forma autentica, assimilabile alla pulsione carnale, tanto che i libri si divorano. Non conta averli in casa, ereditarli dai propri ascendenti. Chi ama la lettura frequenta le biblioteche pubbliche, va a trovare gli amici che condividono la stessa passione e passano il tempo a guardare le biblioteche altrui inclinando la testa di fronte agli scaffali, assecondando il verso del dorso.
Ma non si creda che chi ama il libro debba, di conseguenza, amare con la stessa intensità gli esseri umani. Il popolo del libro ama i principi, le idee, ma non l’uomo sempre e comunque. Per quanto la forma del pensiero si sia cristallizzata nelle Sacre Scritture e tutto il resto non risulti che una sua ripetizione, l’amore come pietra angolare della realtà umana è proprio dei cristiani.
Il paradosso della cultura alta sta nel limite posto dall’amore per l’uomo e i suoi difetti, la sua banalità. Deve abbassarsi al suo livello e, talvolta, non ci riesce. Di qui il ricorso alla cultura popolare, l’esaltazione dei valori borghesi, l’affetto e l’amicizia, la famiglia e le certezze del benessere. Che, a sua volta, accende l’odio per l’erudizione e l’eroismo, per i toni e la visione della vita aristocratici, per i gusti sofisticati.
Eppure è sulle alte vette della ricerca e della narrazione che trova riparo la tradizione. Ecco perchè fa male che, in una biblioteca pubblica di Palermo, si sia lasciato che filtrasse tanta pioggia da mandare in rovina centinaia di testi di molti secoli fa. C’è da chiedersi se, in una struttura privata, tutto ciò sarebbe mai accaduto. La pagina scritta ha ancora più valore oggi che la tecnica sembra volersi impadronire di ogni memoria, sostituendo ai diari e ai taccuini i messaggi brevi di testo e le card inserite nei telefoni mobili. L’oltraggio al libro è un oltraggio all’uomo e alla sua unicità. E nella lotta tra tecnica e natura il libro si allea naturalmente con la seconda.