Piccolo mondo antico

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La straordinaria biografia di re David scritta da Bruna Costacurta spiega senza reticenze che la vita politica nel mondo antico si intrecciava con la vita criminale. La paura si insinuava nella coscienza del potente perchè l’uomo che dà la vita agli altri teme costantemente per la sua vita.

Il piccolo mondo antico della mafia siciliana – con l’ assedio agli amici di un capo latitante – somiglia tragicamente a quel mondo la cui nobiltà sembra che consistesse proprio nella sua crudeltà.

Spaventa pure che proprio nell’ultimo giorno dell’anno scorso un uomo con il papillon abbia sparato nella piazza più centrale di Palermo alcuni colpi di pistola, durante un concerto, incurante delle telecamere e dei militari che avrebbero dovuto impedire che ciò accadesse. Quasi che il controllo della vita sociale non fosse mai passato, neanche per un momento, nelle mani dello Stato. E, un tempo, quel controllo copriva pure la vita politica e culturale della capitale della Sicilia, quando Palermo era anche capitale della mafia.

E’ solo che quel gesto privo di senso come lo sono molti dei gesti che si compiono nei momenti di festa avrebbe, poi, trovato conferma in un delitto simbolicamente compiuto il giorno prima dell’ anniversario della strage di Capaci. Quasi che tra queste due atti di morte trovasse posto una lunga stagione della storia occidentale.

 

 

 

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