La seconda repubblica ci lascia con un grande rancore per il capo al centro di un cerchio magico. Non essere più un leader carismatico era un problema fino a non molto tempo fa. Adesso è diventato un punto di forza. E, presto, la capacità di mediare diventerà un punto di forza ancor più forte. Ma il tramonto della globalizzazione e il riemergere del localismo aggiungono al quadro un ulteriore elemento. Manca, infatti, soprattutto nelle realtà urbane, quella guida che, un tempo, era incarnata dal sindaco eletto direttamente dai cittadini. Egli si impose insieme con il verticismo e i suoi difetti. Mentre il premier sobrio sembra avere trovato già un interprete, ancora non arriva illeader sociale. Giammai politico, perchè il modello attuale stenta ad aggregare intorno a domande chiare che dividano in modo altrettanto chiaro. Il leader gode della legittimazione della sua comunità. Più dello Stato e più ancora della famiglia perchè il padrino altri non è che un padre diverso da quello naturale, ma non per questo meno amorevole con i figli che lo riconoscono come padre, meno dotato di senso della giustizia o di quella capacità – che è un dono di Dio – di trasformare in oro ogni cosa che tocca. La ripresa dell’ industria regionale o la tendenza a socializzare, anche online, intorno a temi e interessi locali segnalano la nascita di un nuovo mondo. E persino la versione postmoderna dell’ assassinio, che sono le fake news, trova un muro nel contatto diretto tra gli abitanti di un quartiere o di uno dei piccoli centri del Mezzogiorno. Il tocco della merce sul bancone di un negozio non potrà mai essere sostituito dall’ immagine virtuale su una pagina web. E neanche prima c’ era da prendere troppo sul serio gli spot commerciali. Per non dire di quelli elettorali.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ho capito!Leggi di più