
La tecnica ha sottratto a chi lavora nel mondo dell’informazione l’angoscia, la paura di bucare, di non arrivare in tempo, ha sottratto la dimensione della competizione, ha reso tutto piatto e uniforme, perchè non emergano i forti, i tenaci, i migliori. Ci ha convinti che la punteggiatura, gli apostrofi, persino i congiuntivi non siano, in fondo, così importanti. Le firme prestigiose, fino a qualche decennio fa, si bacchettavano le dita l’un l’altra, dovevano eccellere. Quando il giornale era di carta, perchè carta canta. Ma i nuovi strumenti hanno avuto, persino, un impatto sulla forma del giornale, sulla istituzione. Oggi ciascuno si mette in proprio, la società atomizzata pretende l’emozione atomica, il negozio atomico, e, quindi, anche il capo di se stesso. Ma è per questa ragione che uno straordinario critico del nostro tempo come Byung–chul Han ha notato che, così facendo, l’uomo occidentale è diventato schiavo di se stesso. C’è dell’altro: l’editore non ha più il potere di decidere cosa sia notizia, di mediare tra impresa e lettore, laddove il giornale è, allo stesso tempo, una impresa commerciale e un prodotto culturale. Non c’è più il padrone in redazione: titolo del saggio di uno straordinario narratore del nostro paese quale è stato Giorgio Bocca. L’occhio accigliato, adesso, è quello dei motori di ricerca, e la rete è come il corso principale di una metropoli, dove puoi decidere di alzare una saracinesca, ma c’è chi può sbarrare la strada. I fedeli pregano perchè gli scrittori, i giornalisti, i registi e gli operatori della comunicazione, nel raccontare il mondo attuale, siano sempre attenti e rispettosi della verità e della dignità di ogni persona. La preghiera, finora, è stata ascoltata dall’Unione Europea che, con la direttiva sul diritto d’autore, ha cominciato a mettere i puntini sulle i. Che, poi, noi ci serviremo delle nuove tecnologie per costruire una società fondata sull’amore di Dio che apre alla speranza e da senso all’esistenza è appunto una speranza, una delle difficili virtù del cristiano.
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