La fretta, la primavera e la città

Quando la lunga stagione delle amministrazioni progressiste (molti la chiamano primavera) di Palermo sarà realmente e non virtualmente conclusa, vedremo cosa, nella capitale della Sicilia, avrà prodotto di non modificabile, di permanente, nella cultura e nella pratica. I gesuiti volevano che si orientasse lo sguardo in quella direzione, che si squardernassero i partiti tradizionali, mettendo … Leggi tutta l’opinione

Sanità, agricoltura, energia (e ipocrisia)

Sulla base del coronavirus in Sicilia si pretende l’assunzione (per sempre) dei disoccupati che hanno avuto, nella concitazione del momento, l’opportunità di eseguire tamponi. D’altra parte l’emergenza va tamponata, lo dice la parola stessa. Peccato che questo confligga con la logica della pubblica amministrazione, o la logica tout court, laddove si assume in base al … Leggi tutta l’opinione

Le porte, il porto e il ritorno a casa

Se la morte di Riina, nel cui segno tracotante la Sicilia è stata riconosciuta per decenni, coincise con l’inizio della destra in Sicilia nel 2017, a cosa corrisponderebbe la fine della destra in Sicilia sancita dal voto per scegliere chi voterà il nuovo presidente della Repubblica? E se la Sicilia, col nuovo capo dello Stato, … Leggi tutta l’opinione

Fotografando Agrigento

Una immagine immortalerebbe un latitante ad Agrigento. L’han vista tutti, apertura di un Tg nazionale. La città dei templi, uno dei luoghi dell’Occidente più vicini alla verità razionale, fu scelta una volta da Giovanni Paolo II per annunciare il giudizio di Dio. La foto sarebbe di oltre 10 anni fa. C’è un Suv guidato da … Leggi tutta l’opinione

Chiamiamola col suo nome: tristezza

Il secolo della psicologia, il Novecento, ci aveva abituati alla razionalizzazione del sentimento, alla elaborazione della lacrima, a restare indifferenti di fronte all’uccisione della poesia. Nel Natale del coronavirus – primo nome dato al nemico invisibile che, adesso, è pure mutato, al dittatore senza volto venuto dall’Oriente che ci chiude in casa e non ci … Leggi tutta l’opinione

L’instabile equilibrio di una capitale

Un imprenditore edile, conoscitore smaliziato di Palermo e delle sue dinamiche, spiegava anni fa senza troppi giri di parole il nodo vero della politica cittadina e l’origine delle difficoltà di amministrare la quinta città d’Italia. Intorno al Comune di Palermo, infatti, ruotano interessi. Ecco perchè sa molto d’antico la crisi in cui è avviluppata, ancora … Leggi tutta l’opinione

Agrigento, l’acqua e il coronavirus

Qualche decennio fa, ad Agrigento, una antica e importante città occidentale, si aprì la questione dell’acqua. Il prezioso liquido mancava nelle case degli agrigentini, si parlava di turni di erogazione, di autobotti, di serbatoi, perchè nessuno era in grado di garantire una decente organizzazione dei servizi pubblici. Ad Agrigento venne Papa Giovanni Paolo II e, … Leggi tutta l’opinione

Scripta volant verba manent?

L’opinione pubblica servì a mettere in sicurezza le democrazie occidentali, alcune delle quali si erano dimostrate tanto deboli da permettere la nascita di dittature. Organizzata in sistema, rese possibili la tutela e l’estensione di libertà, benessere, crescita individuale e collettiva in vaste aree del mondo. Oggi sembra mancarle non tanto lo spirito originario quanto la … Leggi tutta l’opinione