Ci restano la destra scomparsa, la sinistra diventata destra e, quindi, scomparsa insieme con la destra e una nebulosa che, almeno, ha il merito di consentire a giovani disoccupati di non stare con le mani in mano. I meravigliosi politicanti della prima repubblica avevano letto qualche libro o, perlomeno, frequentavano lettori, andavano in giro ascoltando la gente, si guadagnavano da vivere. La questione morale è ancora aperta ma non riguarda più la politica bensì le tante donne e i tanti uomini che sono diventati masse senza potere e senza guida in Europa e, quindi, anche in Italia. Tra questi c’ è chi cerca la pace nelle credenze, chi si aggrega intorno ai gusti sessuali o allo sport, e c’è, pure, chi non studia, non lavora e non cerca il lavoro. La politica è una pratica, un’ arte antica e complessa che un italiano eccezionale come Machiavelli denudò alla stregua di certi produttori cinematografici, forse tutti, che spogliano le attrici sul divano per renderle funzionali allo scopo, rubandone l’ anima perchè possano fingere meglio. Occorreva che la cultura seguitasse a rendere la finzione del potere tollerabile, meno oscena, meno violenta. E la violenza è tornata di quelli che violentano le donne, violano il privato, notificano senza angoscia atti giudiziari. Fino a quando l’ unica strada che resterà sarà la sana ipocrisia, il buon senso cristiano e borghese che ci liberi dai fanatismi di destra e di sinistra. Da quella pulsione dei fragili che, non sapendo fare altro, cercano di dominare una persona. E siccome non conoscono il valore della persona sognano di asservire le masse.
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